Ogni Tesserato è tenuto a mantenere un ambiente sportivo rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione.
Diritto fondamentale di ogni Tesserato è quello di essere trattato con rispetto e dignità, nonché di essere tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico di ciascun Tesserato costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.
Non sono consentite discriminazioni di alcun genere, che siano essere basate su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura, nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura.
In caso di violazione delle norme previste per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione, il regime sanzionatorio applicabile si differenzierà a seconda del ruolo che il soggetto ricopre.
CONDOTTE VIETATE | DESCRIZIONE |
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Abuso psicologico | Qualsiasi atto intenzionale e indesiderato incluso l’isolamento, il confinamento, la mancanza di rispetto, la sopraffazione, l’aggressione verbale, l’intimidazione o qualsiasi altro comportamento che possa incidere negativamente sul senso di identità, dignità e autostima o su emozioni, cognizioni, valori nonché convinzioni del Tesserato ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del Tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali |
Abuso fisico | Qualsiasi atto deliberato e sgradito, consumato o tentato (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), idoneo in senso reale o potenziale di causare, direttamente o indirettamente, ovvero intenzionalmente falsificare un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tale atto può anche consistere nel costringere un atleta a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti nonché nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscano il consumo di alcool o le pratiche di doping, o comunque vietate da norme vigenti |
Molestie sessuali | Qualsiasi atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante |
Abuso sessuale | Qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o con contatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un Tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il Tesserato in condizioni e contesti non appropriati |
Violenza di genere | Tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori a quelli discriminatori in base al sesso |
Bullismo (o cyberbullismo, se condotto online) | Qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo da parte di uno o più soggetti, personalmente, anche attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia che si tratti di caso isolato sia di atti ripetuti nel tempo, ai danni di uno o più Tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sugli stessi. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un Tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima); |
Nonnismo (c.d. “hazing”) | Ogni condotta che coinvolge un’iniziazione umiliante e/o pericolosa dei nuovi membri da parte dei membri veterani del medesimo gruppo |
Abuso di matrice religiosa | L’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume |
Abuso dei mezzi di correzione | L’oltrepassare i limiti dell’uso del potere correttivo e disciplinare spettante a un soggetto nei confronti della persona offesa, che viene dunque esercitato con modalità non adeguate o al fine di perseguire un interesse diverso da quello per il quale tale potere è conferito dall’ordinamento federale |
Negligenza (c.d. “negligence”) | Mancato intervento di un Tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dalla sua carica, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi disciplinati dal presente Regolamento, omette di intervenire e/o di segnalare al Safeguarding Officer e/o alla Procura Federale, causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno |
Incuria (c.d. “neglect”) | La mancata soddisfazione delle necessita fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo |
Altri comportamenti discriminatori | Qualsiasi altro comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale |
È da intendersi vietata ogni altra condotta che possa pregiudicare il mantenimento di un ambiente sportivo rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione.
I Tesserati e chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva NON DEVONO:
Comportarsi con lealtà, probità e correttezza in ogni attività sportiva
Mantenere rispetto verso gli altri Tesserati
Astenersi dall’uso di linguaggio o gesti inappropriati o allusivi, anche in contesti ludici
Garantire la sicurezza e la salute degli altri Tesserati
Creare e mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo
Impegnarsi nell’educazione e nella formazione di una pratica sportiva sana
Supportare gli altri Tesserati nei loro percorsi educativi e formativi
Promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo
Valorizzare gli aspetti ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva
Prevenire e disincentivare dispute mediante una comunicazione efficace e costruttiva
Affrontare proattivamente comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi
Cooperare con altri Tesserati per prevenire, contrastare e reprimere abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettive).
Doveri e responsabilità dei dirigenti sportivi e dei tecnici:
Doveri degli atleti:
Quando si svolge attività con i minori è necessario:
A titolo esemplificativo, sono considerati indicatori di disagio e malessere:
Nota importante: La presenza di uno o più di questi indicatori non implica necessariamente un abuso, ma richiede attenzione e, se necessario, un’indagine appropriata da parte di professionisti qualificati.
Frequenza: almeno ogni quattro anni
Responsabile: organo direttivo della Società Basketball School
Motivazioni per aggiornamenti aggiuntivi:
a) Nuove disposizioni della Giunta Nazionale del CONI
b) Modifiche ai Principi Fondamentali dell’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di safeguarding
c) Raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI
d) Modifiche alle disposizioni FIP
Processo di modifica:
Proposte di modifica devono essere sottoposte all’organo preposto della Società
Approvazione richiesta dall’organo preposto
Riferimenti normativi complementari:
Statuto FIP
Normativa endofederale approvata dal Consiglio Federale FIP, inclusi:
a) Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati
b) Codice Etico
Codice di Comportamento sportivo del CONI
Entrata in vigore:
Data: giorno successivo alla pubblicazione
Condizione: approvazione dell’organo direttivo
Aggiornato al 02.08.2024